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“Vivi nel presente,
lanciati in ogni onda,
trova la tua eternità in ogni momento”

H.D.Thoreau

Mentre pensavo a che taglio dare a queste serie di articoli e approfondimenti sul respiro, dal punto di vista anatomico, di movimento fisico e di nutrimento spirituale mi sono fermata, e ascoltata …

Ti invito a farlo, solo per un attimo…

Fermati un istante, e resta ad ascoltare come stai respirando in questo momento, come ti senti e se hai fatto caso a come hai respirato, o sentito il tuo corpo anche solo nell’arco dell’ultima ora.

Accidenti! Non sempre, oppure poco, a volte mai, siamo rimasti consapevoli e presenti a noi stessi.

Gli eventi esterni ed il flusso continuo e instancabile dei pensieri, telefonate, impegni, orari… ci annebbiano e distraggono continuamente dal nostro sentire.

In realtà ci sono due aspetti fondamentali da tenere in considerazione:

  1. il primo è il corpo fisico che ci permette ogni azione e funzione, quindi ringraziamolo ogni giorno per svegliarsi e per farci vivere al meglio la nostra super giornata;
  2. il secondo è che quando l’anima se ne va, anche il corpo muore, non ha più vita;

Il “vivi qui e ora” è una piccola incisiva frase che ci ricorda che esiste solamente il tempo presente, né passato né futuro ma solo ORA, il momento attuale!

La respirazione nello Yoga

“Con la respirazione yogica il corpo diventa forte e sano, il grasso superfluo scompare, il viso si fa luminoso, gli occhi scintillano e un fascino particolare emana da tutta la persona.

La voce diventa dolce e melodiosa.

L’adepto è immune da ogni malattia.

La digestione si svolge con facilità.

Il corpo si purifica interamente e la mente diviene calma, obbediente.

La pratica costante risveglia le forze spirituali latenti, apporta felicità e pace.”

Swami Shivananda

La respirazione è il più grande atto vitale e tutti i fenomeni vitali sono legati a processi di ossidazione e riduzione.

Le nostre cellule dipendono dal sangue per il loro approvvigionamento di ossigeno, infatti, senza questo elemento non può esistere la vita; questo è solo un aspetto della funzione respiratoria che comprende anche l’eliminazione dell’anidride carbonica.

Per praticare al meglio anche le asana più complicate, è fondamentale respirare bene e poiché noi occidentali abbiamo disimparato a farlo, lo yoga semplicemente ci aiuta ad ascoltarci e a rieducare il nostro respiro.

Cominciamo quindi dal primo passo… che è, semplicemente, essere consapevoli che la respirazione è anteriore a noi, dobbiamo semplicemente disporci a riceverne i poteri rigeneranti, allontanando tutto ciò che ne ostacola l’azione.

E’ il respiro ad attendere da noi l’eliminazione, anzitutto liberandoci dagli indumenti che stringono e “torturano”.

Cominciamo ad alleggerirci dalle tensioni muscolari, dalle cattive abitudini e dagli atteggiamenti fisici e mentali “rigidi”.

Il soffio si manifesterà in tutta la sua bellezza, donandoci salute e vitalità, non appena libero dagli ostacoli.

Ostacoli importanti sono:

  • l’ immobilità o la rigidità del diaframma (il muscolo principale del respiro);
  • la rigidità della cassa toracica;
  • la rigidità o il gonfiore addominale;

Per godere del massimo beneficio del respiro è essenziale rilassare muscoli e i nervi: il sapersi rilassare è il primo passo verso il piacere della pratica yoga.

LAST MINUTE Summer Yoga – 4 lezioni in presenza su Zoom

Buongiorno Yoga

Ti sei perso i primi 4 incontri? Non c’è problema! Ci puoi raggiungere agli ultimi 4!

Risveglio muscolare con la pratica di Hathayoga: l’armonia del corpo nell’equilibrio della mente
Data: dal 27/7/2020 al 6/8/2020
Quando: Lunedì e Giovedì
Durata: 4 incontri di 1 ora
Orario: 8:00 – 9:00
Modalità: Lezione LIVE su Zoom
Requisiti: Pratica adatta a tutti

40,00 19,00

“Quando il respiro è agitato, la mente è instabile,
ma quando si acquieta, anche la mente è in pace.”

Hatha Yoga Pradipika

Ci sono due approcci completamente opposti:

  • per l’uomo occidentale l’atto respiratorio si riduce all’inspirazione;
  • lo yogi afferma che ogni atto respiratorio inizia con una espirazione lenta e completa;

E’ necessario, infatti, creare spazio, liberare… prima di nutrire e riempire con nuova linfa.

La respirazione inizia dunque con un’espirazione lenta e calma, silenziosa, la quale rilassa anche i muscoli inspiratori.

Nello yoga si indicano tre tipi di respirazione: addominale, toracica e clavicolare.

L’unione di queste costituisce la respirazione ideale.

Vediamo insieme i vari tipi di respirazione!
RESPIRAZIONE ADDOMINALE

All’atto dell’ inspirazione, il diaframma, il muscolo principale del respiro, si abbassa, contraendosi, e permettendo alla cassa toracica di espandersi, e va a gonfiare l’addome.

In questa fase la base dei polmoni si riempie d’aria, e l’abbassamento del diaframma regala un massaggio dolce e continuo ai visceri, e alla colonna lombare.

RESPIRAZIONE TORACICA

Questa respirazione avviene con la dilatazione della cassa toracica ed espansione del costato: immaginiamo una fisarmonica o le branchie di un pesce.

La portata d’aria è inferiore rispetto alla fase di respirazione addominale.

È indicata anche “respirazione atletica”, che combinata a quella addominale, ventila in modo adeguato i polmoni.

RESPIRAZIONE CLAVICOLARE

In questa fase solamente la parte più alta dei polmoni riceve aria, con il movimento di sollevamento delle clavicole: ed è il modo “meno piacevole ed efficace” di respirare.

Questo, infatti, preclude una certa rigidità toracica, ma soprattutto l’attivazione dei muscoli accessori del respiro, rischiando di irrigidire i muscoli cervicali.

La RESPIRAZIONE COMPLETA YOGA integra i tre sistemi in un unico movimento respiratorio ampio e armonico.

La proviamo?

LET’S GO… RESPIRIAMO INSIEME

Vai… puoi startene comodamente a letto, o sul tappetino perché per impararla al meglio, si consiglia la posizione supina.

Si consiglia di apprendere una fase alla volta per poi integrarle in un unico movimento.

Cominciamo!

  1. rilassati a terra a pancia sopra, allineando il tuo corpo;
  2. comincia svuotando i polmoni con un bell’espiro;
  3. abbassa lentamente il diaframma e lascia entrare l’aria nei polmoni, senza forzare e senza fatica;
  4. quando l’addome sarà gonfio, espandi le costole, sempre senza forzare;
  5. e termina di riempire i polmoni, sollevando le clavicole;

L’inspirazione dovrebbe essere sempre dolce e facile, e i tre movimenti vanno eseguiti in un’armonica progressione, restando però distinti.

Durante l’inspirazione l’aria entra silenziosamente e dolcemente nel tuo corpo, come un’onda dolce e gentile.

La mente è concentrata nell’atto che determina la respirazione.

Nel momento di completo riempimento dei polmoni, lento e continuo, avviene l’espirazione sempre in un flusso lento e gentile.

Ricomincia subito l’inspirazione, e prolunghiamo questo esercizio per tutto il tempo che desideriamo, senza provocare fastidio o stanchezza.

Si può praticare sempre e dovunque: ricordiamoci di farlo sempre con attenzione e consapevolezza.

Come per ogni pratica si consiglia di dedicare ogni giorno, più o meno alla stessa ora, per rendere l’esercizio abituale e quindi più efficace, senza rischiare di dimenticarlo tra i mille impegni.

Si consiglia di attivare la respirazione completa anche in momenti di stanchezza, o demotivazione e tristezza: tutto sparirà come per magia, si alleggerirà anche la mente, e si riprende la quotidianità con rinnovata energia!

RICORDIAMOCI! SUPER IMPORTANTE!

Sia la fase inspiratoria che quella espiratoria, avvengono con dolcezza e fluidità, senza forzare e senza stancarsi: in questo modo si evita anche di irrigidire la muscolatura di collo e schiena.

la respirazione ideale è profonda, lenta, silenziosa, facile.

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